Biografia di Dexter Gordon il sassofonista Jazz
debutta, giovanissimo, all’età di circa 17 anni, nell’orchestra di Lionel Hampton.
A 20 anni suona già nell’orchestra di Louis Armstrong. Era nato il 27 febbraio 1923 a Los Angeles, in California. La sua morte avverrà il 25 aprile a Filadelfia (Pennsylvania). Ha suonato con il grande Charlie Parker, anche se il suo maestro lo dobbiamo identificare nel “Presidente”, ovvero Lester Young. Numerose le sue collaborazioni e prestigiose come: Lionel Hampton, Charles Mingus, Luis Armstrong, Dizzy Gillespie. Purtroppo anche la sua vita musicale ha incrociato la droga, dopo aver avuto dei trascorsi negli abusi alcoolici, anche se negli anni cinquanta, l’avvento del Cool Jazz aveva fatto andare nell’ombra il suo affermato successo. Non aveva mai portato delle grandi innovazioni, dal punto di vista strutturale nel mondo del Jazz, ma tuttavia la sua tecnica ed il suo stile hanno fatto innamorare molti sassofonisti del dopo. Molto capace di incantare con le sue Ballads, alcuni critici sostengono che Dexter influenzò anche John Coltrane, dal quale poi ne rimase ,al tempo stesso, affascinato. Nel 1962 affronta un lungo “esilio” in Europa, dove ha vissuto per circa 15 anni, principalmente a Parigi e Copenaghen. Qui collabora con altri espatriati come Bud Powell, Freddie Hubbard.
Tornerà, di tanto in tanto, negli Stati Uniti per registrare molti degli album sotto il suo nome, ma saranno quelli per la Blue Note, come Doin’ All right, Dexter Calling o Our MAN in Paris ad essere considerate le sue opere migliori. Nel 1976 si esibisce in uno dei luoghi sacri del jazz: Village Vanguard e finalmente comincia una nuova era per Gordon, tanto da essere riconosciuto come uno dei migliori Sassofonisti in circolazione al momento. Mentre passa alcuni anni in prigione, per problemi legati all’eroina diviene un appassionato di cinema ed accetta ben volentieri di partecipare al film “Round midnight” che lo farà riconoscere anche al mondo cinematografico come un grandissimo artista. Il film è diretto dal regista Bertrand Tavernier, nato a Lione il 25 aprile del 1941. Nel 1987, per questa interpretazione, ottiene la candidatura all’Oscar come miglior attore. Nel 1990 partecipa ad un altro film: “Risvegli”, la regia questa volta è di Penny Marshall. Nel 1978 e 1980 ottiene la candidatura a miglior musicista dell’anno. Dotato di un’altezza notevole (circa 1,95 cm.) ha avuto diversi figli e nel 1991 la Blue Note ha raccolto un’antologia, intitolata, appunto “Ballads” dove spiccano alcune delle esecuzioni di tal genere del grande sassofonista Dexter Gordon.
Diversi gli scatti fotografici realizzati da Herman Leonard (un fotografo tra i più specializzati per foto Jazz, immortalando tra l’altro anche il grande Chet baker). Il 25 aprile del 1990, dopo una lunga battaglia condotta contro un cancro alla gola, Il grande Gordon muore al Thomas Jefferson Hospital di Filadelfia. Beffa del destino il suo papà era un medico ed aveva avuto tra i suoi pazienti il direttore d’orchestra Duke Ellington.
Forse non ha ottenuto tutto il successo che meritava come musicista, in parte dovuto anche al suo modo di “correre” in maniera solitaria in questo mondo, senza mai cercare a tutti i costi stili, mode o gruppi a cui appartenere a tutti i costi. Un grande “Poeta” del sassofono, che ci ha lasciato bellissime esecuzioni ed una interpretazione magistrale nel film “Round Midnight”, che vi invito a vedere (o rivedere), perché vi immergerà nelle luci e nel mondo di quel periodo in un modo assai veritiero. Suona ancora, Dexter, il tuo sassofono è di una dolcezza incredibile!
Grazie da Mario Masciullo.
Jazzworld.it ( dove il jazz è di casa).