Thelonious Monk è senza dubbio uno dei musicisti più innovativi e influenti del XX secolo. Con il suo stile pianistico unico e la sua tendenza a sperimentare con l’armonia e la melodia, ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del jazz moderno. Tra i suoi brani più celebri figura “Round Midnight”, una composizione che rappresenta in modo emblematico il talento e la creatività di questo artista.
Round Midnight è una delle composizioni più famose del leggendario pianista jazz Thelonious Monk. Scritta nel 1944, la canzone è stata registrata per la prima volta nel 1947 da Cootie Williams e poi successivamente dallo stesso Monk nel 1957. La canzone è diventata uno standard del jazz e una delle composizioni più amate di Monk.
Musicalità di Round Midnight
“Round Midnight” fu scritta da Monk nel 1944, ma la sua popolarità raggiunse il culmine negli anni ’50, quando divenne un classico del jazz. Il brano si presenta come una ballata malinconica, con un’atmosfera cupa e intensa che richiama l’immaginario notturno delle grandi città. La melodia è caratterizzata da note lunghe e sospese, che creano un senso di tensione e di attesa. Gli accordi, invece, sono particolarmente complessi e sfuggono alle convenzioni armoniche tradizionali. Ciò che rende “Round Midnight” così affascinante è proprio la sua struttura armonica insolita, che si allontana dalle convenzioni del jazz mainstream e apre nuove prospettive creative.
L’improvvisazione è al centro dell’interpretazione di “Round Midnight”. La composizione, infatti, fornisce uno spazio ampio per l’espressione personale dei musicisti, che possono sviluppare le loro idee e le loro emozioni attraverso il linguaggio del jazz. Monk, in particolare, era un grande improvvisatore e un virtuoso della tastiera. La sua tecnica pianistica si caratterizzava per l’uso di accordi dissonanti e di ritmi complessi, che gli permettevano di creare effetti sonori sorprendenti. La sua improvvisazione su “Round Midnight” è un esempio di grande maestria e di intuizione musicale. Monk riesce a trasformare la melodia iniziale in una serie di variazioni ricche di sfumature, che evocano diverse emozioni e sensazioni.
Versioni del brano Round Midnight
La versione più celebre di “Round Midnight” è quella registrata da Monk nel 1956 per l’album “Round Midnight”. In questa incisione, Monk suona il brano in solo piano, senza l’accompagnamento degli altri strumenti. La scelta di Monk di eseguire il brano in questo modo è emblematica del suo approccio all’improvvisazione. Lui stesso dichiarò che preferiva suonare in solitudine perché gli permetteva di esplorare le sue idee musicali in modo più libero e spontaneo. La versione di “Round Midnight” in solo piano è quindi un esempio di improvvisazione pura, in cui il musicista si lascia guidare dall’ispirazione del momento e crea un’interpretazione unica e personale del brano.
Tra le versioni più celebri di “Round Midnight” si può citare anche quella del sassofonista Dexter Gordon, che la reinterpretò nel 1962 per l’album “Go!”. La versione di Gordon si caratterizza per un sound più moderno e aperto alle influenze del bebop e del cool jazz. Il sassofonista, infatti, esegue il brano con un fraseggio veloce e virtuosistico, che conferisce al brano un’energia e una vitalità particolari.
Un’altra versione di “Round Midnight” degna di nota è quella del trombettista Miles Davis, che la registrò per l’album omonimo del 1957. La versione di Davis si caratterizza per un’atmosfera più rilassata e intima, in cui la melodia viene eseguita con delicatezza e sensibilità. L’arrangiamento di Gil Evans, inoltre, conferisce al brano una colorazione orchestrale elegante e sofisticata.
La canzone è stata un grande successo fin dalla sua prima registrazione nel 1947. La versione di Cootie Williams ha raggiunto il quarto posto nella classifica di Billboard, rendendo la canzone una delle prime composizioni di jazz ad avere un grande successo commerciale. La versione di Monk, registrata nel 1957, è diventata ancora più famosa e ha contribuito a rendere Round Midnight uno dei brani più iconici del jazz.
La canzone è stata eseguita da molti dei più grandi musicisti di jazz, tra cui Miles Davis, Charlie Parker, John Coltrane e Dexter Gordon. La versione di Davis, registrata nel 1956, è considerata una delle migliori interpretazioni della canzone. La sua versione presenta un arrangiamento di fiati ricco e sofisticato, con il trombettista che suona la melodia principale con grande sentimento e passione.
La canzone è diventata anche una fonte di ispirazione per molti musicisti di altri generi. Molti artisti pop hanno registrato cover di Round Midnight, tra cui i cantanti Linda Ronstadt e Sting. La canzone è stata utilizzata anche in numerosi film e programmi televisivi, diventando una delle colonne sonore più famose della musica jazz.
Cos’è Round Midnight per il Jazz
Round Midnight è stata ispirata dalle esperienze di Monk nella vita notturna di New York. La canzone esprime la solitudine e la tristezza che spesso accompagnano la vita notturna. Il testo, scritto da Bernie Hanighen, si concentra sullo stesso tema, descrivendo la solitudine di un uomo che cammina da solo per le strade deserte di New York City.
Ma “Round Midnight” non è solo una composizione che ha ispirato altri artisti. Il brano ha anche una valenza simbolica e culturale, rappresentando un momento importante della storia del jazz. In particolare, “Round Midnight” rappresenta il passaggio dalla tradizione del jazz swing alla nuova forma di jazz che emerse negli anni ’50 e ’60, caratterizzata dall’improvvisazione collettiva e dall’uso di armonie complesse. Il brano di Monk fu quindi un’anticipazione di ciò che sarebbe stato il jazz moderno, che avrebbe visto il sorgere di nuove forme di espressione musicale e di un’attenzione crescente all’improvvisazione e alla sperimentazione.
In sintesi, “Round Midnight” di Thelonious Monk è un brano emblematico della storia del jazz, che rappresenta l’arte dell’improvvisazione e dell’espressione personale attraverso la musica. La sua struttura armonica insolita e la sua melodia malinconica e intensa lo rendono un’opera d’arte a tutto tondo, capace di evocare emozioni e sensazioni profonde. La versione di Monk in solo piano è un esempio di grande maestria pianistica e di improvvisazione pura, mentre le numerose reinterpretazioni del brano da parte di altri artisti dimostrano la sua universalità e la sua capacità di ispirare generazioni di musicisti. “Round Midnight” è un brano che non smette di sorprendere e di emozionare, continuando a essere un punto di riferimento per chiunque ami il jazz e la musica in generale.
Grazie da Mario Masciullo (redazione culturale del sito)
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